a cura della Prof.ssa Tiziana Pianese
Un appuntamento in città all’insegna della musica per una manifestazione singolare in vista dell’approssimarsi del Santo Natale ha avuto luogo Venerdì 22 Dicembre 2017 alle ore 20.00.
Presso la monumentale chiesa del Santo Rosario, fatta costruire nel 1513 per volere della contessa di Avellino, Maria de Cardona, si è tenuto il concerto di Natale organizzato dal Rotary Club di Avellino con il Patrocinio del Teatro San Carlo.
Ad introdurre la serata il saluto del Presidente RC Avellino, Dottor Giuseppe Galasso.
Un evento dove la bellezza della struttura architettonica si è sposata con un’armonia sonora altrettanto gradevole, ricercata ed altamente professionale.
Sull’altare maggiore realizzato in stile gotico, con marmo policromo ed alabastro, le voci bianche del Coro Polifonico dell’Istituto Comprensivo di Serino, guidato dalla professionalità del Maestro Pina Petrarca, si sono esibite accompagnate da un sestetto di professori dell’Orchestra del Teatro San Carlo: Domenico Sarcina (oboe), Flavia Salerno (violino), Leslaw Pankowski (violino), Eduardo Pitone (viola), Leone Calza (violoncello), Alessandro Mariani (contrabbasso) e con loro il baritono Alessandro Lauretta.
Diversi i brani che hanno emozionato il pubblico presente in chiesa, dalle note dell’Adagio per Archi di Samuel Barber, alla dolce Ninna Nanna austriaca “Still,Still,Still” a Have Yourself a Merry Little Christmas scritta da Hugh Martine e Ralph Blane, canto tradizionale inglese del XV-XVI sec., a God Rest Ye Merry Gentlemen, a White Christmas e Stille Nacht, a Schindler’s List e Gabriel Oboe.
La direzione artistica affidata a Giandomenico Fanelli ed al maestro Eduardo Pitone, in collaborazione con l’I. C. Serino è stata corredata dalla voce narrante di Salvatore Mazza del Clan H.
“Il senso del Natale è nel dono” …è questo il primo messaggio forte e chiaro risuonante nella Chiesa: parole pronunciate dall’attore professionista, nella cui radice etimologica, il verbo stesso indica “ciò che si dà senza attesa di ricompensa”; il dono implica cioè la gratuità del dare per il piacere di dimostrare con il dono, affetto ed Amore verso qualcuno.
Anche i Re Magi, omaggiando Gesù, portarono doni che non avrebbero mai potuto essere ricambiati dalla poverissima famiglia di Giuseppe, ma essi rappresentavano tutto il mistero dell’incarnazione e della manifestazione stessa (Epifania).
Ed ancora, la favola di L.Tolstòj con Il Natale di Martin, ricorda che nei poveri e nei derelitti c’è sempre un’immagine del Mistero e che aiutando loro, aiutiamo anche noi stessi ad essere più felici: il ciabattino Martin, aprendosi agli altri e seguendo l’insegnamento della buona novella, scoprirà la gioia della condivisione e quella carità che non conosce religione ma è propria dell’umano stesso.
Sotto lo sguardo della fedelissima copia del quadro della Madonna del SS. Rosario di Pompei, opera del maestro abruzzese Carlo Verdecchia, in cui la Beata Vergine in trono è con Gesù in braccio, la serata si è conclusa con l’esecuzione della straordinaria Ave Maria attribuita a Giulio Caccini, ma composta in realtà dal russo Vladimir Fedorovic Vavilov e pubblicata come opera di Anonimo nel 1972.
Un omaggio musicale notevole, dove coro, orchestra e solista hanno saputo regalarci emozioni da brivido, un canto più che doveroso alla Beata Vergine, in quanto Madre unica di un fatto storico irripetibile: aver dato alla luce il Salvatore che ogni anno, il 25 Dicembre con la sua venuta ci induce a riflettere, ravviva la nostra fede e riaccende in noi la speranza di un mondo diverso.